domenica 4 dicembre 2011

“Appello” dalla Spezia: "Non tagliare i nostri alberi"


Dal Secolo XIX on line...

La Spezia - Un piccolo angolo di Parigi, anzi di Montmartre, nel centro della Spezia: salita Cernaia non lascia indifferenti, col suolo lastricato di arenaria, gli alberi fitti ed eleganti, l'impianto storico. E in effetti di turisti se ne fermano tanti, su questi scalini scivolosi e mal messi, come spiegano con orgoglio i residenti.


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"le voci degli abitanti e del comitato Scalinata Cernaia "


Quando si è sparsa la voce che il Comune era intenzionato a stravolgere l'estetica della scalinata, tagliando i suoi alberi - il cui nome scientifico è “Sophora Japonica”, una varietà più pregiata delle acacie - gli abitanti della salita che parte da via Venti Settembre non si sono persi d'animo, e hanno formato un attivo comitato che annovera tra gli altri anche architetti, ingegneri, editori, chiunque possa aggiungere la propria professionalità alla causa degli alberi da preservare.
Nello scorso ottobre, hanno persino organizzato un'iniziativa “gemellata” con le piazzette di Montmartre, allestendo una mostra di pittura su questi scalini. Sono stati ascoltati, e il Comune ha promesso loro che la ristrutturazione - che dev’essere fatta perché la manutenzione è stata scarsa, gli alberi sono da potare e la strada è sconnessa - avverrà nel rispetto dell'impianto e dei materiali originali.
«Nessuno tocchi i nostri alberi»: un patrimonio che in realtà non è appannaggio dei residenti, ma una delle bellezze da valorizzare della città.

Duemila firme contro il taglio


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giovedì 20 ottobre 2011

Incontro con l’Amministrazione Comunale - Ottobre 2011

A distanza di un anno dalla manifestazione del 2 ottobre 2010 “A Spezia come a Montmartre”, organizzata dal nostro Comitato per la difesa e la valorizzazione della scalinata Cernaia, che vide la partecipazione di cittadini, esperti, tecnici ed amministratori (erano presenti il Sindaco Federici e l’assessore Ruggia), siamo a rimarcare  che purtroppo nulla è stato fatto.  Continua il degrado della scalinata dovuto all’incuria e al disinteresse degli amministratori e di chi deve provvedere a fare effettuare periodicamente la pulizia e la sistemazione dei gradini e delle pavimentazioni e la potatura degli alberi (ormai da qualche anno non più effettuata) che nel frattempo sono cresciuti a dismisura in modo caotico, andando ad interessare con i rami le abitazioni ai lati della scalinata.  Viene da pensare che tutto questo abbandono sia voluto per potere poi intervenire in modo massiccio con il progetto di abbattimento delle alberature incolpando proprio i poveri alberi del degrado della scalinata.
Noi non ci opponiamo ad un progetto di restauro e valorizzazione della scalinata anzi chiediamo che questo avvenga al più presto senza stornare verso altri interventi i fondi destinati dall’Amministrazione Comunale al progetto, ma tale intervento deve salvaguardare le caratteristiche architettoniche e vegetazionali che hanno fatto di questa scalinata un riferimento storico dello sviluppo di questa città sulla collina.

Il Comitato chiedeva un anno fa e chiede tuttora che il progetto punti a:
  • rivalutare la scalinata preservandone le caratteristiche e la funzionalità, con l’utilizzo di materiali idonei, rispettosi del progetto originario
  • salvaguardare le attuali alberature e la loro importante funzione idrogeologica, anche perché gli eventuali interventi ACAM per il rifacimento degli scarichi e l’eventuale risistemazioni dei servizi acqua, luce e gas non inciderebbero in alcun modo sull’assetto radicale  escludendo di per sé il taglio preventivo delle sophorae japonicae. La realizzazione della nuova rete fognaria ed l’allaccio delle abitazioni può sfruttare i cunicoli già esistenti ai lati della scalinata.

Siamo contrari:
  • all’abbattimento indiscriminato delle alberature attuali.  Le sophore japonicae sono alberature di pregio adatte per la loro rusticità all’ambiente urbano e meritevoli di essere salvaguardate per la loro funzione idrogeologica, paesaggistica e per la loro presenza storica consolidata sulla scalinata; gli alberi che presentano cavernosità o altri problemi di instabilità possono essere resi sicuri e curati con interventi mirati di risanamento e manutenzione periodica (costa meno che sostituirli);
  • ad un intervento di rifacimento della scalinata che non rispetti i materiali e le caratteristiche architettoniche originarie.

  Siamo favorevoli:
  • a una conduzione dei lavori di rifacimento che salvaguardi quanto più possibile le radici degli alberi, 
  • alla messa a dimora di nuovi esemplari al posto delle sophorae japonicae già divelte (soprattutto nella parte alta) e alla sostituzione di quelle con problemi di instabilità (dimostratamente non risolvibili) con altrettante della stessa specie,
  • ad una manutenzione periodica, accurata e responsabile, della scalinata, con pulizia periodica da foglie ed erbe infestanti e con stagionale potatura (minimo una volta all’anno) secondo modalità adeguate e rispettose dei tempi vegetativi, per non procurare danni alle alberature, 
  • agli  interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria ormai divenuti urgenti che riguardino:
·        la sistemazione delle buche e dei gradini sconnessi, con riempimento di pietrisco dei gradini svuotati,
·        sistemazione delle panchine,
·        potenziamento dell’impianto di illuminazione con eventuale sostituzione degli attuali,
         lampioni con altrettanti ritenuti più idonei,                            
·        regolazione degli scarichi delle abitazioni e delle acque meteoriche.

Siamo disponibili:
  • a collaborare con l’Amministrazione Comunale con suggerimenti, nell’ambito delle nostre competenze, sulle soluzioni tecniche e di arredo urbano che verranno proposte.

Tutto ciò al fine di pervenire in tempi rapidi ad un adeguato recupero della scalinata che sia di esempio al futuro recupero delle altre scalinate storiche, che connotano l’immagine della nostra città.


L'incontro con il sindaco Federici  per discutere dei problemi della scalinata è fissato per mercoledì 26 ottobre alle ore 16 in Comune. Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

                                                                                             

lunedì 24 gennaio 2011

"Stop ai Lavori Mancano le Risorse" - il Sindaco Federici

Alcune settimane fa è  apparso un articolo con la dichiarazione del Sindaco Federici: “Piazza Verdi indietro tutta! – Mancano le risorse dobbiamo congelare il progetto”. La motivazione dello stop temporaneo al lavori, del tutto legittima, è che in un momento di difficoltà delle finanze pubblica i fondi verranno destinati ad interventi prioritari per la cittadinanza: migliorare l’efficienza dell’ospedale Sant’Andrea.
La sospensione, si legge, riguarderà anche altri progetti: “Stoppiamo la nuova scalinata Cernaia (quella alberata), l’intervento della scuola di via Montale, e la aree attigue al museo San Giorgio…Andrà invece avanti invece il restyling di scalinata Quintino Sella.”



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Come si sa, il nostro Comitato, sostenuto da ampi settori dell’opinione pubblica, sta conducendo da agosto una battaglia per la conservazione, la cura e il rinfoltimento dell’attuale alberatura di Scalinata Cernaia: le sophorae japonicae presenti in scalinata, infatti, sono purtroppo da considerarsi a rischio non appena venga attivato il previsto progetto di risanamento della scalinata, che noi per primi, insieme a tutti i residenti, riteniamo assolutamente necessario.
L’amministrazione, nonostante le molte manifestazioni, gli incontri ripetuti e la raccolta di oltre 1000 firme nel giro di poche settimane, non ha voluto dare alcun segno di accoglimento delle nostre richieste circa la salvaguardia e cura degli alberi attualmente in loco, la sostituzione delle sophorae mancanti.

Come a suo tempo fatto presente ai tecnici del Comune va evidenziato che: 
  • gli alberi che eventualmente hanno problemi di stabilità possono essere bonificati con una attenta opera di risanamento e manutenzione periodica (costa meno che sostituirli)
  • la “trincea” prevista da ACAM al centro della scalinata (da 1 x 1 mt) per far passare la fognatura con taglio delle radici degli alberi è assolutamente inutile.  Esistono già (vedi fotografie) due “trincee” ai lati della scalinata (cadauna da 0,7 x 0,8 mt) dove far passare tutte le tubazioni necessarie.   Con risparmio di denaro evitando il taglio delle radici degli alberi e facilitando l’allacciamento ai palazzi lungo i lati della scalinata.

Sappiamo che l’amministrazione ha incaricato una ditta di valutare la stabilità degli alberi, e dobbiamo pensare ne sia risultato che non esistono emergenze di sorta, visto che addirittura vengono rimandati a tempo indefinito gli importanti lavori in agenda. Pare invece più credibile che il minacciato taglio degli alberi non fosse da imputarsi tanto a problemi di stabilità quanto piuttosto all’ “ingombro” che gli alberi avrebbero rappresentato durante i lavori!

Ferma restando la nostra richiesta di difesa e manutenzione degli alberi della Cernaia, ricordiamo al governo locale che sulla scalinata devono essere comunque realizzati una serie di interventi urgenti:
·         Pulizia periodica della scalinata da foglie ed erbe infestanti, e potatura degli alberi
·         Sistemazione delle buche e dei gradini sconnessi
·         Sistemazione delle panchine
·         Potenziamento dell’impianto di illuminazione
·         Regolazione degli scarichi delle abitazioni e delle acque meteoriche

È impensabile che un’amministrazione comunale non provveda al più presto a sanare una situazione in cui l’acqua delle fognature esce a cielo aperto! Si vuole per caso attendere che un bambino o animale domestico prenda l’epatite virale giocando sulla pavimentazione della scalinata?

Non vorremmo che per 5 anni la scalinata fosse abbandonata nel più completo degrado per poi giustificare interventi poco sensati - quali il taglio degli alberi - come inevitabili per sistemare il tutto. Del resto è quello che è avvenuto fino ad oggi: in Cernaia non è mai stato fatto alcun lavoro di manutenzione, né ordinaria né straordinaria, in attesa di fondi pubblici per progetti che rischiano di intaccarne il suo valore storico ed estetico (vedi taglio degli alberi). Ci si domanda se il fine ultimo sia quello di mantenere efficiente la scalinata o non piuttosto di lasciarla nel degrado ed utilizzarla per poi attrarre finanziamenti pubblici.


Foto di Danile Giannetti